INCONTRO CON LA CARITAS DI AGRIGENTO
 

La Commissione Socio Pastorale del XII Vicariato di Paterno' e Ragalna ha promosso un incontro on line fra i responsabili della Caritas di Agrigento e gli esponenti della Caritas parrocchiale del nostro territorio.
La Caritas di Agrigento si è distinta negli ultimi anni per i frutti concreti dello Spirito Santo che sono ricaduti sul suo territorio in forme concrete di assistenza e sostegno agli ultimi, agli immigrati, agli scarti. Non sarà un caso che Papa Francesco ha telefonato al Vescovo Francesco Montenegro elevandolo allo stato cardinalizio.
Valerio Landri, direttore Caritas di Agrigento, ha raccontato la sua esperienza: da una crisi mistica e personale seguita alla laurea in legge sente che la toga non è la sua strada, si mette nelle mani della Provvidenza che lo ha porta prima in missione nel mondo, poi a capo della fondazione Mondoaltro e ad un impegno totalizzante nella Diocesi di Agrigento al servizio dagli ultimi. Nasce così un 'corner' punto di ascolto e di incontro in cui i volontari si mettono a disposizione dei fratelli siciliani, migranti e immigrati, facendosi carico delle loro istanze non solo materiali. Non è un centro per l'impiego, anche se ha trovato un lavoro a tanti fratelli,
diventando un punto di incontro fra domanda e offerta lavorativa. Non è un semplice centro di ascolto, anche se tanti hanno trovato una parola, un sorriso, un gesto che ha dato loro la forza di andare avanti. Il successo più grande dell'Amore scambievole è che a volte chi è stato aiutato in passato adesso aiuta gli altri, diventando un nuovo volontario.
Chiara Alaimo, Responsabile Sportello Orientamento Socio Lavorativo di Agrigento, ha raccontato con occhi lucidi e vivi dell'esperienza di Dio, della creazione di laboratori di cucina e di cucito, aperti a donne siciliane o immigrate o vittime di violenza, che vanno ben oltre il semplice apprendere come cucinare il cuscus, o il saper rammentare bene un pantalone, importante comunque anche per gestire adeguatamente una famiglia e una casa; ma sono stati strumenti per rendere concreto l'Amore scambievole, finalizzati a far toccare con mano la solidarietà cristiana. Il Progetto Policoro - strumento presente ed operativo in molte diocesi - ha promosso e sostenuto le ormai famose cooperative composte da giovani lavoratori siciliani e immigrati che sono riuscite ad essere modello di integrazione anche oltre i confini della nostra regione.
Chiaramente consapevoli delle difficoltà e dei tentativi non sempre felici nella formazione e gestione di progetti di cooperazione registrati nel nostro territorio, confidiamo nell'entusiasmo scaturito da questo incontro e nello Spirito Santo che possa suscitare risposte concrete all'emergenza economica resa ancora più grave dalla pandemia in essere.
L'accoglienza a Paterno' può andare oltre il prezioso lavoro quotidiano della Mensa del Pellegrino, magari riaprendo il servizio docce per gli stranieri, trovando un tetto, una sistemazione comunque migliore dell'attuale degrado a cielo aperto quale indegno giaciglio. Ripensare oltre l'accoglienza: un' integrazione diffusa e partecipata dal basso, non solo
istituzionale, con l'utilizzo di case sfitte da adibire a semplici dimore, con un canone equo e solidale e una rete di volontari garante del progetto.
Ripartire dai giovani che non sono il futuro, ma il presente, con la loro fantasia e il loro coraggio.
L'ascolto del territorio, primo passo, attraverso un questionario che consenta la mappatura dei bisogni, l'individuazione di un luogo attorno a cui costruire questa rete di volontari disposti a mettere a fattor comune le proprie competenze e professionalità, per creare e formare giovani,
uomini e donne che acquisiscano nuove conoscenze e competenze che possano aiutarli a entrare o rientrare nel mondo del lavoro, con una vera e propria certificazione-attestato di frequenza. E magari, chissà, instillare nel loro cuore la voglia di donare ad altri ciò che gratuitamente hanno ricevuto.

Una risposta.

  1. Carmelo Boninelli ha detto:

    Immensamente favorevole per questi incontri esperienziali di diverse realtà territoriali…augurando in uno sbocco che può favorire il divenire, nel fare “rete” e oltre..!
    Complimenti .

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