Dalla Catalonia a Paternò: la storia della famiglia reale dei Moncada

Tutti i paternesi, almeno una volta, hanno passeggiato tra i viali della "Villa Moncada" o quanto meno hanno sentito pronunciare il cognome "Moncada".  Ma chi erano i Moncada? Come arrivarono dalla Catalonia fino alle pendici dell’Etna?

Prima di aprire questi capitoli di Storia che riguardano Paternò, bisogna viaggiare verso l’angolo opposto della trinacria. La storia parte da Palermo. Il dominio francese di Carlo d’Angiò - segnato da un pesante fiscalismo - alimenta il malcontento negli animi dei siciliani; la rivolta insorge nel 1282, quando scoppiano i famosi “Vespri Siciliani”.

I siciliani decisi a mandar via i francesi offrono la corona a Pietro III, Re d’Aragona ma il conflitto si protrae per oltre vent’anni. In questa occasione giunsero i Moncada con Guglielmo Raimondo I, partito come alleato spagnolo per combattere contro il dominio angioino.

La terza versione de "I vespri siciliani" di Francesco Hayez (1846)

Come accadeva spesso nell’Italia medievale del tempo, il consolidamento di una famiglia in un territorio era dovuto in primis alla forza bellica mostrata durante il conflitto sostenuto, ma anche alle strategiche unioni coniugali con le famiglie appartenenti alle classi sociali di rango elevato. I Moncada divennero, così, in poco tempo una delle famiglie più influenti dell’isola, una ramificazione che sarebbe perdurata nel tempo e che avrebbe lasciato il segno.

Facciamo, quindi, un salto in avanti di due secoli e mezzo.

Francesco Moncada de Luna (1510 - 1566)

Francesco Moncada de Luna discende dal ramo dei conti di Adernò e di Caltanissetta, fu  capitano d’armi in vari punti dell’isola, deputato del regno di Sicilia, riuscì a distinguersi nel suo impegno militare e politico; ottenendo, da Filippo II di Spagna, l’investitura di Principe di Paternò, all’epoca ancora baronia.

Ha inizio nel 1567 la dinastia dei Moncada a Paternò.

La permanenza della famiglia Moncada a Paternò fu breve, sia perché dimora fissa continuava a essere Caltanissetta e anche perché  il principe Francesco morì l’anno dopo. Gli succedette Cesare Moncada, primo di nove o dieci figli ma anche lui ebbe vita breve, morendo due anni dopo.

Prese il potere il figlio Francesco II , ma solo dopo aver raggiunto la maggiore età. Nel frattempo la madre Aloysa ottenne la reggenza affidando la luogotenenza a Fabrizio, fratello di Cesare, che stabilì la propria residenza nella città. Data importante dal punto di vista artistico risulta il 1573, anno in cui Fabrizio Moncada, sposò Sofonisba Anguissola, pittrice di cui ancora si conservano le opere donate alla città. 

Si è di recente scoperta, dopo l’attribuzione della Madonna della Raccomandata di Paternò a Sofonisba Anguissola, che la maternità de “Ritratto di Gentiluomo” del Museo Civico Castello Ursino di Catania apparterebbe alla pittrice cremonese. Il soggetto dipinto sarebbe, quindi, Fabrizio Moncada; attestando che i due si conoscessero prima di convogliare a nozze a differenza di quanto abbia creduto la storiografia. Per saperne di più sull'esperienza paternese di Sofonisba Anguissola, clicca qui

Francesco morì nel 1592 e, successivamente a una nuova reggenza di Aloysa, gli succedette il figlio Antonio Aragona e Moncada al compimento della maggiore età. Nel 1627 questi rinunziò a ogni carica - per prendere i voti fra i Gesuiti -  a favore del figlio Luigi Guglielmo

Nello stesso anno venne costruito il noto Palazzo Moncada, adesso proprietà di privati.

Il 24 aprile 1673 succede a Guglielmo, nel frattempo diventato persino Cardinale, il figlio Ferdinardo Aragona Moncada.

Ferdinando d’Aragona Moncada lascia la sua eredità a Caterina, sua figlia. Questa non avrà l’opportunità di amministrare poichè si aprirà una disputa con Luigi Guglielmo Moncada, duca di San Giovanni nonché discendete del fratello di Luigi Gugliemo. La fine della vertenza arriva nel 1752 a favore del duca ma ormai entrambi erano deceduti il principato viene passato al figlio di quest’ultimo, Francesco Roderigo Aragona Moncada e Ventimiglia. Nel 1764 gli succede il figlio Giovan Luigi Moncada, quest’ultimo governerà per molto tempo e sarà l’ultimo principe di Paternò. Nel 1827 morì, vedendo scomparire davanti a se il mondo feudale con la promulgazione della Costituzione del 1812.

Nel 1817 Paternò viene trasferita al regio demanio.